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Festad'AfricaFestival 2009 - Ottava edizione

 Orpheus
   

di Daniela Giordano
22 agosto
Marina di Civitavecchia
25 agosto
“Villa Romana La Grottaccia” Via Rapallo 16, Ladispoli
5 settembre
Anfiteatro Piazza Ugo Serata, Sacrofano
15 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
P.zza B. Romano 8, Roma

 

 Vincent Mantsoe
   

12 settembre
Masterclass
Studio Bykram Yoga
Via Aurelia 190, Roma

Phokwane, Barena, Motswa Hole
, tre solo in prima nazionale

Teatro Palladium - Università Roma Tre
P.zza B. Romano 8, Roma

 


 Keur Senegal
   

di Lamine Dabo
23 agosto
Marina di Civitavecchia
26 agosto
“Villa Romana La Grottaccia” Via Rapallo 16, Ladispoli
6 settembre
Anfiteatro
P.zza Ugo Serata, Sacrofano

 

 Un homme ordinaire pour quatre
 femmes particulières
   

di Slimane Benaissa,
regia di Rida Belghiat
14 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
P.zza B. Romano 8, Roma

 

Orpheus
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Teatro
Crt scenaMadre
di Daniela Giordano

con: Daniela Giordano (Le Onde) e Lamine Dabo (Orpheus)
coreografia: Lamine Dabo
musiche: Ismaila ‘Mbaye (Djembè) e Djibril Gningue (Kora)
costumi: Patrizia Pitzalis
disegno luci: Giuseppe Falcone
suono: Claudio Torlai
aiuto regia: Marzia Tedeschi
regia: Daniela Giordano

Uno spettacolo costruito con architetture di molti linguaggi e saperi: la scrittura poetica si scioglie e prende vita nella danza, nell’emozione della voce che duetta con il djembè, e il griot incalza con il canto in wolof, la lucente metafora dell’ascesa di Orpheus alla piena consapevolezza. Torno a visitare il mito di Orfeo, nell’unica realtà contemporanea a me nota e vicina, l’Africa, nella quale mi sembra possibile accedere al segreto motore dell’universo, l’Amore.
L’Amore l’unico stimolo che spinge la conoscenza oltre ai limiti materici, oltre il visibile e misurabile, unica realtà che unisce e non divide, l’unica esperienza che permette di percepire la vera entità di tutti i fenomeni , perché corpo e mente si fondono in un unico suono con l’Universo.
Orpheus: nomen omen, un destino cucito addosso dall’imposizione di un nome alla nascita, un nome lontano, un destino che prende forma e sostanza, lo spettro della morte che incalza, la straordinaria capacità degli esseri umani di trasformare l’ostacolo nel quale si inciampa nel gradino sul quale si sale e ci si eleva, il viaggio di iniziazione al dolore della conoscenza che sublima nella pienezza del sé/altro da sé, shiki-shin-funi, non dualità di anima e corpo, spirito e materia armonizzati nell’UNO che si fa verbo, suono, vibrazione e movimento/corpo.

Sabato 22 agosto - ore 21.00
Marina di Civitavecchia
ingresso gratuito
Martedì 25 agosto - ore 21.00
“Villa Romana La Grottaccia”
Via Rapallo 16, Ladispoli
ingresso gratuito
Sabato 5 settembre - ore 21.00
Anfiteatro Piazza Ugo Serata, Sacrofano
ingresso gratuito
Martedì 15 settembre - ore 21.00
Teatro Palladium - Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
ingresso 12 euro, ridotto 7 euro


Keur Senegal
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Danza
Farafinaritmi
Scritto diretto e messa in scena da Lamine Dabo

Ismaila M’Baye -Djembe, Sabar
Assane Fall - Djembe, Suoruba, Sabar
Alpha Diene - Djembe, Suoruba, Sabar
M’Bar N’Diaye - Djembe, Sabar, Tama
M’Baye Ba - Dun dung
Elhadj  M’Baye - Dun dung
Djibril Gningue - Kora, Xalam, Chitarra
Madya Diebatè - Kora
Odette Gomis - Ballerina / cantante
Awa Koudoul - Ballerina / cantante
N’Dèye Marème Diallo - Ballerina / cantante
Adj Doumbouya - Ballerina / cantante
Goundo Kanoute - Ballerina / cantante
Jean N’Diaye - Ballerino / coreografo
Keba Seck - Ballerino / acrobatico
Alboury Dabo - Ballerino / acrobatico
Ibou Gassama - Ballerino / acrobatico
Saneo Mbaye - Ballerino / acrobatico
Ismaila Kante - Ballerino / acrobatico

Keur in wolof, la lingua più parlata in Senegal, vuol dire casa. In Senegal il canto “Keur Senegal” è l’occasione per uomini e donne maestri della loro arte di riunirsi, di festeggiare e di chiacchierare al suono degli strumenti musicali tradizionali la sera, al chiaro di luna.
Farafinaritmi presenta i movimenti tradizionali e la musica senegalese nella maniera più diretta e commovente che si possa immaginare. Tra tradizione e innovazione il progetto di Lamine Dabo riesce a far incontrare e convivere esperienza e gioventù, rinnovando costantemente e reclutando regolarmente i suoi artisti tra i migliori ballerini e ballerine che vivono a Roma. Guardando all’identità tradizionale la compagnia esplora sempre nuove forme ritmiche e coreografiche, con le danze rituali si incontrano quelle profane ponendo al centro della ricerca il dialogo. Lo spettacolo si pone anche l’obiettivo di creare un momento d’incontro diretto tra migranti e residenti attraverso delle attività culturali, con l’intento di accrescere la coscienza interculturale e favorire l’integrazione dei cittadini del mondo.

Domenica 23 agosto - ore 21.00
Marina di Civitavecchia
ingresso gratuito
Mercoledì 26 agosto - ore 21.00
“Villa Romana La Grottaccia"
Via Rapallo 16, Ladispoli
ingresso gratuito
Domenica 6 settembre - ore 21.00
Anfiteatro Piazza Ugo Serata, Sacrofano
ingresso gratuito

Vincent Mantsoe
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Danza
Masterclass di Vincent Mantsoe (Sud Africa)

Mantsoe ha sviluppato uno stile definito Afro-fusion che coniuga danza africana e forme di danza contemporanea. È un maestro nella performance e ha un talento riconosciuto nel condividere con gli altri il suo stile unico. La masterclass di Mantsoe punta a trasformare in rituale la performance e a trovare una connessione profonda con la propria energia attraverso respirazione, creazione e connessione al proprio ritmo individuale, uso della propria “leggenda personale” (il corpo, lo spirito, la mente, l’anima) esplorando dinamiche differenti nel movimento che attingono alla danza Africana.

12 settembre, ore 11- 13:30
Studio Bykram Yoga, Via Aurelia 190, Roma
Informazioni e iscrizioni: +39.06.5084625, 333 2062996, scenamadre@libero.it


Danza
Vincent Mantsoe
(Sud Africa)
Tre solo in prima nazionale

Phokwane
Solo di Vincent Sekwati Koko Mantsoe. Musica: Philip Hamilton, Stephen Mecus. Durata: 14 Minuti
La parola Phokwane viene dai nomi tradizionali dei genitori del coreografo, Phoko e Nkwane. Il lavoro è un tributo e un ringraziamento spirituale a loro. Entrambi forti ed illuminati dai loro antenati, le loro anime e la loro passione per i propri figli rimangono l’ispirazione per le loro vite. In tutta la vita di Vincent hanno guidato e hanno sostenuto il suo sviluppo e il lavoro riflette sia loro che tutti gli altri membri della famiglia nelle varie fasi delle loro vite.

Barena (Capi)
Solo di Vincent Sekwati Koko Mantsoe. Musica: Madosini, Tribal Ethno Dance, Pops Mahomed, Eric Satie. Costumi: Vincent Sekwati Koko Mantsoe. Durata: 25 Minuti
Il potere è definito da simboli o è innato in chi lo pratica? Quando uno esamina sé stesso, l’umanità non è forse la cosa più importante?
Lo spazio scenico è un paesaggio spirituale dove l’interazione tra la ricerca artistica e il credo spirituale da forma all’emozione e al movimento. Questa scelta coreografica indica il collegamento di Mantsoe alla sua eredità africana.
Vincitore del FNB Vita per Coreografo dell’anno e miglior ballerino per la danza contemporanea.

Motswa Hole (Un uomo da lontano)
Solo di Vincent Sekwati Koko Mantsoe. Musica: Coco Bamboon; Amapondo Molweni; music from Ruanda Images of Africa the San. Costumi: Vincent Sekwati Koko Mantsoe. Durata: 25 Minuti
Noi siamo qui per uno scopo, imparare da dove veniamo e capire dove andiamo. Continuiamo ad imparare l’uno dall’altro attingendo al passato. I nostri Antenati sono un’importante fonte di conoscenza e abbiamo il dovere di continuare ad alimentare questa ricerca di saggezza e di comprensione delle nostre tradizioni e della nostra cultura. La cultura è dinamica e sebbene le nostre tradizioni cambino da generazione a generazione, dobbiamo preservare l’integrità e l’identità delle nostre origini.

Sabato 12 settembre - ore 21.00
Teatro Palladium - Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
ingresso 12 euro, ridotto 7 euro

Un homme ordinaire pour quatre femmes particulières
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Teatro

Compagnia Les 2 A (Algeria/Francia)
Un homme ordinaire pour quatre femmes particulières
(un uomo normale per quattro donne speciali)
di Slimane Benaissa

regia di Rida Belghiat. Con Jean-Marc Foissac, Christine Léa Pelletant, Sabine Samba, Emilie Scarlett Moget, Natalia Dufraisse. Luci Sylvain Villair.

Fatiha, Alice, Denise Antonietta hanno tutte provato avuto alcuni ingannevoli momenti di felicità prima di affrontare la quotidianità di ordinaria violenza e la decadenza in una coppia che entra in crisi quando si annuncia l’arrivo di un bambino. Ciascuno a suo modo, spiega il lento e banale cammino che frantuma le aspettative troppo grandi risposte verso un uomo normale che si è incontrato con i soliti tratti di oppressione, della diffidenza, dell’arroganza e in particolare della mancanza di tenerezza. Questo pezzo è stato scritto dalle numerose testimonianze raccolte dall’autore nel corso di un soggiorno in un Centro d’accoglienza per le donne in difficoltà di Nimes.
Spettacolo in francese con i sottotitoli in italiano.

Lunedì 14 settembre - ore 21.00
Teatro Palladium - Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
ingresso 12 euro, ridotto 7 euro

 

 

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