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Telegramma del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

"Il Presidente della Repubblica esprime apprezzamento per le finalità del Premio di Drammaturgia africana denominato Festad'Africa Festival.
Sono iniziative come questa che attraverso la cooperazione culturale costruiscono occasione di riflessione, scambio e dialogo, favorendo una concreta cultura dell'integrazione e del rispetto dell'identità dei popoli.
Con questo animo il Capo dello Stato invia un cordiale saluto ai promotori e a tutti i partecipanti alla manifestazione"

 

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L’Africa protagonista a Roma, al Teatro Palladium, con Le sacrè du tempo della coreografa Irène Tassembedo, che ha debuttato in prima nazionale,nell’ambito della VII edizione del Festad’Africa festival2008. Uno spettacolo riuscito. Un flusso ininterrotto di canti, danze, musiche. Mai un momento di abbandono della drammaturgia. Sempre in divenire. Con interpreti straordinari…
Carolina Zilli “Danza e danza” dicembre 2008

Il teatro è un potente strumento di educazione. Comincio così questo articolo, con una lapalissiana verità, in ragione della ostinata trascuratezza nei suoi confronti da parte dei nostri governi, la tradizionale nostra insensibilità per la ragione culturale. La ribadisco ai casi recenti, dei bianchi contro i neri, dell’insofferenza di tanti, troppi bianchi nei confronti dei neri. Onore al merito, dunque, di Comune, Regione e Provincia di Roma che da sette anni sostengono (ora al Palladium) la manifestazione Festad’Africa diretta da Daniela Giordano. Se simili fenomeni fossero capillari, se il teatro entrasse nelle scuole, se il teatro fosse uno dei pilastri della nostra civiltà, vi sarebbe anche in Italia, una civiltà ben diversa.  In “Le sacrè du tempo” di Irène Tassembedo vi è una tale esplosione di energia, gioia di vivere, capacità fabulatoria, dono di sé all’altro che ben presto ci si renderebbe conto di quanto ogni nostro pregiudizio sia, oltre che delittuoso in sé, stupido e addirittura masochista: comeprovarci della bellezza che gli altri possono recare a tutti noi?
Franco Cordelli “Corriere della Sera” 22 settembre 2008

Dopo il successo degli anni precedenti (ormai è arrivato alla VII edizione) torna al Teatro Palldium il “Festad’Africa festival” festival internazionale dell’Africa contemporanea a base di arte, musica, teatro e cinema. (…) Vi aspetta quindi una vetrina di enorme interesse.
Fabrizio Zampa “Il messaggero” 18 settembre 2008

Africa in scena. Il Continente Nero al chiuso. Nel buio del teatro, illuminato all’improvviso dai riflettori. Oggi, quelli di Festad’Africa Festival che al Palladium vuole portare alla ribalta non gli scenari da cartolina, ma le scene d’Africa. Teatrali, di danza e d’arte. E ciò che l’Africa ci ispira di ritorno.
Rossella Battisti “L’Unità” 16 settembre 2008

Lo sguardo sull’uomo di colore è cambiato durante la seconda metà del Novecento, nel senso che i corpi, le sagome e potenziali fisico-espressivi di personalità come quelle di Martin Luthr King, Senghor, Mohamed Alì o Mandela hanno introdotto un’altra armonia di percezione, aggiungendo un’etica all’estetica, valorizzando una bellezza mentale e verbale a ridosso dei canoni a volte stereotipati dell’emozione e della sensualità. Come a dire che è stata congedata una cultura troppo spesso rinviante a elementi di folklore nero. Il merito di questo sdoganamento è, in arte, dovuto a esodi e poetiche integrate, e a Roma lo sta progressivamente ( e previdentemente) testimoniando il Festad’Africa festival giunto al suo settimo anno…
Rodolfo Di Giammarco “La Repubblica” 14 settembre 2008

E’ un festival che ha avuto la percezione di un fenomeno epocale, di un crescente rimescolamento di culture, di una compresenza e di un’integrazione forte di soggetti europei e del continente Africa ed è anche perciò un appuntamento che adotta altre sensibilità, altre radici, altri linguaggi il Festad’Africa festival 2008 con un programma che, al Teatro Palladium, va dal 16 al 21.
R.D.G. “Trovaroma” 11 settembre 2008

Più vivo è impegnato che mai, il Festad’Africa festival alla VII edizione annuncia il suo colorato ( e impegnato) programma di musica, danza, cinema, teatro per il 16-21 settembre al Teatro Palladium. Ideatrice e direttrice è la combattiva regista Daniela Giordano.
Paola Pariset “Il tempo” 8 agosto 2008

In quella che l’assessore capitolino alla cultura Umberto Croppi definisce “una coda dell’Estate Romana” il Comune di Roma ha visto un’iniziativa “da sposare con convinzione perché porta alla ribalta aspetti importanti della cultura africana contemporanea e perché Roma da sempre ricopre un ruolo strategico nel dialogo interculturale e nei processi di contaminazione”
Carlo Moretti “La Repubblica” 6 agosto 2008

“Noi facciamo la guerra cantando e ballando. E’ così che comunichiamo, soffriamo e vinciamo. Così che contribuiamo a migliorare il mondo. Ognuno partecipa a suo modo. Il nostro è essere artisti”. Per la cantante Tasha Rodrigues, originaria dell’Angola, la cultura è la prima “arma” di una pace sostenibile. E’ per questo che si dice felice di dare voce e ritmo al dialogo tra culture prendendo parte alla settima edizione del Festad’Africa festival che sarà al Teatro Palladium dal 16 al 21 settembre.
Valeria Arnaldi “Il Giornale” 6 agosto 2008

La creatività al femminile sarà al centro della settima edizione di Festad’Africa, il tradizionale festival internazionale delle culture dell’Africa contemporanea, che quest’anno torna dal 16 al 21 settembre al Teatro Palladium. Ideato e diretto da Daniela Giordano, la kermesse artistica presenta un ricco cartellone che spazia dalla musica, alla danza fino alla pittura. Una manifestazione che è stata tenuta a battesimo dall’assessore capitolino alla cultura Umberto Croppi che, ieri, durante la presentazione ha sottolineato l’importanza della scoperta di altre culture perché “è dalla conoscenza reciproca che nasce il rispetto e la capacità di capirsi; senza questi elementi non ci sono iniziative di ordine pubblico capaci di risolvere i problemi”-
Mon. Ros. “Libero” 6 agosto 2008

“Un vento effervescente soffia dall’Africa attraverso l’Europa. Con i suoi ritmi e colori. E con le parole, recitate e scritte dai suoi protagonisti o da chi, affascinato, contrappone la lucidità occidentale al calore e alla naiveté degli abitanti di questo continente”
Vogue, luglio 2002

“C’è tutto o quasi nel primo festival internazionale delle culture sub-sahariane…”
Liberazione, 12 luglio 2002

“Il risultato più spettacolare della “Festad’Africa” è stato di essere riuscita a costruire un angolo d’Africa vera dentro Roma”
Il Manifesto, 24 luglio 2002

“L’Africa a Centocelle: una festa dedicata solo al continente nero”
Avanti!, 5 luglio 2002

“I punti di forza di una proposta culturale vincente… scoprire una nuova tessera nel puzzle che compone la nostra visione del mondo”
Mediajob, giugno 2002

“Un evento internazionale, che si interroga sulle possibilità di far interagire, non solo artisticamente, il continente africano con quello europeo e occidentale.”
Il tempo, 15 luglio 2002

“Un’Africa fatta di esperienze e linguaggi moderni capace di parlare un teatro, una musica, una danza universali”
Il Giornale, ed romana, 2 luglio 2002

“Esemplare l’affermarsi sulla scena europea di autori africani che si confrontano con la scrittura e la lingua dei colonizzatori, ingaggiando con essa una lotta liberatoria”
Impegno, num 2,luglio 2002

“L’Africa ha molto da dire. Problemi cruciali, speranze, aspirazioni che toccano tutti (Prof. Castorina)”
Il resto, 2 luglio 2002

“Un viaggio unico attraverso la cultura e le tradizioni africane”
L’Unità, 18 luglio 2002

“Quando il ritmo si fa tribal”
Gulliver, luglio 2002

“Questo Festival ha l’ambizione di prendere l’Africa nella sua espressione più ricca e valorizzante… il teatro africano esiste e deve gridare i suoi valori anche in Italia”
Le Mont Cameroun, 22 maggio 2003

 

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