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Festad'AfricaFestival 2009 - Ottava edizione

 Kiriku e la strega Karaba
   

Laboratorio
condotto da Lamine Dabo
21/23 agosto
Parco dell’Uliveto
Via Adige, Civitavecchia

24/26 agosto
“Villa Romana La Grottaccia”
Via Rapallo 16, Ladispoli

4/6 settembre
Palestra ex scuola elementare, Sacrofano

 

 Marco Tamburro
   

Esposizione
8/15
settembre

Teatro Palladium
P.zza B. Romano 8, Roma

 

 Dogon: la danza delle acque
   

Lectio
a cura dell’etnomusicologa Alessandra Toro
9 settembre
Urban Center
Casa del Municipio Roma XI
Via N. Odero 13, Roma

 

 Debito e autosviluppo
   

commentatore della serata: Marguerite Lottin
12 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
P.zza B. Romano 8, Roma

 

 Premiazione vincitore Powos Africa
   

Conduce la serata Daniela Giordano
15 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
P.zza B. Romano 8, Roma

 
 La fiaba africana
   
 

Laboratorio
condotto da Maouka Sékou Diabaté
21/23 agosto
Parco dell’Uliveto
Via Adige, Civitavecchia

 

 La musica come coscienza
 del popolo in Africa
   

Lectio
a cura del giornalista Maouka Sékou Diabaté
8 settembre
Urban Center
Casa del Municipio Roma XI
Via N. Odero 13, Roma

 

 This is Nollywood:
 l’industria video nigeriana
   

Lectio
a cura dell’africanista Alessandro Jedlowski
10 settembre
Urban Center
Casa del Municipio Roma XI
Via N. Odero 13, Roma

 

 Agricoltura e ambiente
   

commentatore della serata: Touty Condoul
13 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
P.zza B. Romano 8, Roma

 

 Istruzione e educazione
   

commentatore della serata: Aly Baba Faye
14 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
P.zza B. Romano 8, Roma

 

 


Kiriku e la strega Karaba
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Laboratorio
danza e percussioni per bambini età 6/12 e 10/18 per le percussioni
Condotto da Lamine Dabo

Attraverso la favola di Kiriku il musicista e coreografo Lamine Dabo introdurrà i giovani partecipanti, in tre giorni di gioco e divertimento al mondo dell’espressività artistica africana. Il villaggio in cui vive Kirikù è messo sotto assedio dalla strega Karaba. Kirikù, con vari sistemi intelligenti riesce a sconfiggere la strega e a salvare il villaggio. Il nonno saggio spiega a Kirikù che forse la strega è cattiva perché soffre. Togliendole la sofferenza, smetterà di essere cattiva. La strega ha infatti una spina nella schiena che Kirikù estrarrà. Lei diventerà buona e lui diventerà uomo, baciandola.

21/23 agosto
Parco dell’Uliveto
Via Adige, Civitavecchia
ingresso gratuito
24/26 agosto
“Villa Romana La Grottaccia”
Via Rapallo 16, Ladispoli
ingresso gratuito
4/6 settembre
Palestra ex scuola elementare, Sacrofano
ingresso gratuito


La fiaba africana
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Laboratorio
per bambini età 8/12
condotto da Maouka Sékou Diabaté

Il Laboratorio si propone di far conoscere e valorizzare una cultura «altra» e promuovere la conoscenza reciproca. Si tratta di un percorso articolato in giochi basati sulla tecnica dell’improvvisazione, del mimo e del ritmo, che portano i bambini, seguiti da una figura di riferimento, a sperimentare tali dimensioni a livello di gruppo, con gradualità, divertimento e armonia. Nei tre incontri sarà proposta la narrazione di una fiaba; situazioni semistrutturate di riflessione; momenti di laboratorio sensoriale musicale - il ritmo e mimico-gestuale.

21/23 agosto
Parco dell’Uliveto
Via Adige, Civitavecchia


Marco Tamburro
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Esposizione

Ispirandosi agli spettacoli di danza visti al Festad’Africa festival nelle passate edizioni Marco Tamburro presenta sei opere nel foyer del Teatro Palladium, sei fotogrammi di una sequenza, come uno shot cinematografico. Un unico movimento che esprime colori, suoni, profumi dell’Africa.
Un contributo visivo, un tributo, un omaggio al continente e ai suoi danzatori.
L’artista che si fa notare per l’uso di fotografia e pittura in opere molto originali, nel corso del tempo riduce progressivamente nei propri lavori l’uso di ritagli fotografici, una scelta determinata dalla consapevolezza di aver ormai scelto come mezzo espressivo principale la pittura, in cui le campiture di bianco e di nero, a volte interrotte da squarci accesi di rosso, esprimono al meglio la trasfigurazione di quel “teatro della vita” che egli vuole rappresentare. Questo teatro nei quadri di Marco Tamburro diventa una rappresentazione simbolica di un’umanità trasformata in tristi burattini manipolati da un congegno infinito di fili, tra i quali si rivede impotente anche lui.

Nasce nel 1974 a Perugia dove frequenta l’Istituto d’Arte, sezione architettura ed arredamento. Termina gli studi nel 1994 e si trasferisce a Milano dove entra in contatto con l’ambiente artistico della città, frequentando l’Accademia delle Belle Arti di Brera, corso di Scenografia. Collabora come assistente con diversi fotografi e scenografi acquisendo esperienza. Comincia ad esporre le proprie opere in alcune gallerie e spazi alternativi di Milano. Preso da un forte interesse per il teatro si trasferisce a Roma dove conclude i suoi studi. Qui comincia a lavorare con alcune compagnie teatrali e si dedica a tempo pieno alla pittura mantenendo contemporaneamente vivo l’interesse per la fotografia che spesso unisce alla pittura. Espone in diverse città d’Italia e partecipa a numerosi premi di pittura. A Roma si inserisce nell’ambiente artistico, frequenta critici e galleristi. Nel 1999 fonda un’associazione culturale che si occupa esclusivamente di arti visive.
www.marcotamburro.it

8/15 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
ingresso gratuito


La musica come coscienza del popolo in Africa
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Lectio
a cura del giornalista Maouka Sékou Diabaté

La musica rappresenta i media nella società africana. In Africa attraverso la musica si critica la società o si danno i consigli alla collettività, perché la musica, soprattutto nella cultura mandinge, parte dal Griot che è la coscienza del popolo, l’unica categoria che può dire, lodare, insultare, senza offendere nessuno. Il Griot attraverso il suo canto e la sua musica è l’unico che può usare le parolacce. E’ il griot l’unico detentore della memoria collettiva.
Sekou Diabatè attraverso la sua esperienza e l’ascolto di diversi brani musicali ci dimostrerà in un’appassionante lezione come la musica in Africa sia la coscienza del popolo.
Elemento fondamentale di collegamento e conoscenza della cultura africana, Sekou Diabate consente al pubblico italiano di percepire un mondo alle origini della nostra esistenza antropologica attraverso il messaggio della musica.

Maouka Sékou Diabaté
Nasce ad Abidjan in Costa d’Avorio il 19 gennaio 1952. A nove anni, dalla foresta pluviale della Guinea, dove suo padre aveva trasferito la famiglia per lavoro, va a studiare al Cairo da solo e lì vive 18 anni di grande fermento.Da sempre appassionato di musica sostiene che il suo stesso cognome Diabate appartiene ad una famiglia di griot e musicisti, legato tra loro da una sinergia speciale, donata da Dio e dagli antenati.
Nel 1985 l’incontro con il giornalista Marco Boccitto, ora caporedattore del Manifesto, lo porta a frequentare il mondo musicale. Nel 1986 gli viene offerto lavoro presso l’Ambasciata Ivoriana che gli permette di trasferirsi definitivamente in Italia. Dal 9 febbraio 1993 comincia a lavorare presso Radio Città Futura e da 16 anni è l’autore e speaker del programma Afric-kan, in onda ogni domenica sera.
Nel 2002 è il primo a dedicare 45’ di diretta radiofonica alla manifestazione Festa d’Africa Festival e nel 2003 è l’ideatore dell’Orchestra All Star Africana di Roma per la stessa manifestazione.

Martedì 8 settembre - dalle ore 17.00 alle 19.00
Urban Center - Casa del Municipio Roma XI
Via N. Odero 13, Roma
ingresso gratuito


Dogon: la danza delle acque
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Lectio
a cura dell’autrice Alessandra Toro

Un’antichissima popolazione con una grande conoscenza astronomica... La loro cosmogonia ha suscitato stupore e meraviglia in tutti i ricercatori di tutti i tempi. Il Prisma Nero che le orbite delle stelle Sirio A, Sirio B e Sirio C, simboli di un culto millenario, formano la porta delle anime dove gli esseri si incarnano sulla terra. La principale Sirio, Po Tolo, scandisce attraverso il Siguì, il festival che si rinnova ogni 60 anni, il calendario coreografico in cui l’etnia Dogon vive fra il Visibile e l’Invisibile, in cui il libro ancestrale della conoscenza viene rivelato. Rinnovato il legame tra cielo e terra, attraverso le danze rituali delle maschere della società segreta Jeme, il rapporto fra la vita e la morte si perpetra permettendo con il rituale del Dama di accedere al Fiume dell’Eternità. La Canaga è una delle maschere funebri dal simbolo purificatore e canale della forza vitale, il Nyama. Il mondo è la parola di Dio che resosi fiume vivente permette all’uomo di insinuarsi fra le sue onde e restituire ciò che ha ricevuto (proverbio Dogon). L’acqua, seme divino che da forma a tutto attraverso le vibrazioni e il suono. L’acqua della parola che si sublima o si condensa, le acque celesti da cui tutto nasce, l’acqua essenza della musica, l’acqua che tutto richiama a se tracciando il piano dell’Universo con il Nyama, lo spirito.

Mercoledì 9 settembre - dalle ore 17.00 alle 19.00
Urban Center - Casa del Municipio Roma XI
Via N. Odero 13, Roma
ingresso gratuito


This is Nollywood:
l’industria video nigeriana da Lagos alle capitali europee
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Lectio
a cura dell’africanista Alessandro Jedlowski
in collaborazione con:
Andrew Vincent Gvk (Given Vividly Kindness) Cultural Production

All’ombra dei colossal prodotti da Hollywood e seguendo l’esempio dello strabiliante successo di Bollywood, in meno di vent’anni la Nigeria ha dato vita a Nollywood, oggi la seconda industria cinematografica più produttiva al mondo. Prodotti a basso costo e distribuiti in dvd e videocassetta nei mercati di tutte le più grandi città africane, i film nigeriani (prodotti in ingese, housa, yoruba e igbo) dominano ormai gli schermi dell’intero continente. Viaggiando attraverso le reti tracciate dalla migrazione, questi stessi film arrivano in Europa e abitano i quartieri delle nostre periferie. Mostrando alcuni estratti di film e ripercorrendo le tappe dello sviluppo storico che ne ha permesso l’esistenza, questa lezione presenterà un ritratto di Nollywood, analizzando le ragioni economiche e culturali del suo successo.

Alessandro Jedlowski è dottorando in Africanistica presso l’Università di Napoli “L’Orientale” ed ha ottenuto un diploma in Media Studies presso la School of Oriental and African Studies di Londra. E’ autore di diversi saggi ed del libro “Teatro, violenza e resistenza in Congo Brazzaville. Il percorso di Dieudonné Niangouna”, edito da L’Harmattan nel 2007.

Giovedì 10 settembre - dalle ore 17.00 alle 19.00
Urban Center - Casa del Municipio Roma XI
Via N. Odero 13, Roma
ingresso gratuito


Debito e autosviluppo
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Commentatore della serata: Marguerite Lottin
lettura a cura di Felicité Mbenzele

Hope raiser - G8 Song, Andrea Dal Piaz, Video, Kenia (organizzazione: IPSIA)
In “G8 song” gli HopeRaisers chiedono ai leader del G8 di cancellare un debito che impedisce lo sviluppo del Kenia.
Azolà - Giuliano Testa, Testo, Costa D’Avorio (organizzazione: Granello di Senape)
Storie di un ragazzo poliomielitico che riacquista dignità attraverso la solidarietà, e diventa il centro di una formidabile azione di cambiamento di mentalità nel suo villaggio.

Sabato 12 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
ingresso gratuito


Agricoltura e ambiente
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Commentatore della serata: Touty Condoul
lettura a cura di Marzia Tedeschi

Mercenario dello sviluppo - Daniele De Sillo, Testo, Malawi
Il diario di un protagonista appassionato ma lucido. Partito per aiutare persone sconosciute, in paesi lontani, racconta l’esperienza che gli ha cambiato la vita.
I signori delegati alla conferenza di Cancun - di Francesco Terenzio, Video, Senegal
Videocamera e microfono in mano, gli agricoltori di Tambacounda (Senegal) illustrano le loro difficoltà e le loro rivendicazioni.

Domenica 13 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
ingresso gratuito


Istruzione e educazione
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Commentatore della serata: Aly Baba Faye
lettura a cura di Marzia Tedeschi e Felicité Mbenzele

Femmes en alphabetization - Yorsaon Christophe HIEN, Video, Burkina Faso
Le donne nelle aree urbane e rurali africane hanno capito che l’alfabetizzazione è una chiave che può aprire la porta del benessere sociale.
Storie di Riscatto - Marco Nicoletti, Video, Etiopia (organizzazione - Cisp)
Un racconto di speranza per i diritti dell’infanzia e una testimonianza di ragazze e ragazzi sul loro cammino di riscatto attraverso l’istruzione.
Rosen - Abdou Mamane Lokoko, Video, Niger (Organizzazione, ROSEN)
Questo documentario è una capitalizzazione di cinque anni di esperienza di ROSEN (Réseau des Organisations du Secteur Educatif du Niger) per il conseguimento di un’istruzione di qualità per l’anno 2015 in Niger.
Dentro le storie - Maria Pia Berardi, Fotonarrazione, Zaire
Una donna racconta la sua esperienza di volontariato in Zaire, in una missione con i Padri Comboniani. Chi aiuta e chi è aiutato? Il viaggio diventa, per Maria Pia, una occasione straordinaria per imparare…

Lunedì 14 settembre
Teatro Palladium - Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
ingresso gratuito

 

Premiazione
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Premiazione vincitore della selezione POWOS AFRICA
Conduce la serata Daniela Giordano
Consegna il premio Francesco Florenzano Presidente dell’Upter

La giuria del Premio è composta da:
Carla Romana Antolini, Andrea Ciantar, Michele Citoni, Touty Condoul,
Enzo Cursio, Aly Baba Faye, Marguerite Welly Lottin, Felicitè Mbenzele, Matteo Rebesani

Martedì 15 settembre ore 22
Teatro Palladium - Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
ingresso gratuito

 

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