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Musicisti
     

Akwaba
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Il gruppo Akwaba (che vuol dire benvenuto in lingua ivoriana), è il risultato di una collaborazione artistica tra musicisti africani e italiani il cui processo di reciproca integrazione è divenuto con il tempo una perfetta sintesi interculturale di percorsi musicali diversi ma allo stesso tempo complementari.
Il gruppo è stato fondato a Roma da Milton Kwami originario della Costa d'Avorio ed ex-chitarrista dello storico gruppo africano Conga Tropical.
Akuaba ci invita non solo all'ascolto ma soprattutto al ballo.
La musica proposta dal gruppo Akwaba si basa sui ritmi e le melodie di un'Africa moderna che vanno oltre gli aspetti folkoristici ai quali viene solitamente associato questo grande continente.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2002 - prima edizione

 

 

Artale Afro Percussion Ensemble
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Ruggero Artale, Daniela Cipriani, Laura D’Ippolito, Roberto Genovesi, Brian Moussa, Vanna Crupi,
Pap Yeri Samb, Kao Sissoko, Youssou M’Baye

L’Artale Afro Percussion Ensemble è da sempre impegnata nella ricerca stilistica e creativa, aperta alle molteplici espressioni artistico-musicali per fondere, in una sola musica, influenze eterogenee (africane, afro-americane, mediterranee, afro-latine ecc.).
Nel tempo si è creato un gruppo di lavoro multietnico molto affiatato, il cui repertorio spazia dai ritmi tradizionali africani alla rivisitazione di melodie etniche e non, dedicando ampio spazio all’esecuzione di brani originali composti dalla Band, nei quali, ritmo, melodia e danza giungono ad una nuova sintesi multientica che oggi è si è soliti definire world music.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2003 - seconda edizione

 

 

Abbes Boufrioua
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Abbes Boufrioua, algerino, compone brani in cui ritmi popolari arabi e berberi si amalgamano con quelli occidentali dando origine a un rai che è a metà fra il rock, il funky, la disco e una musica classica dal sapore d'Oriente che convive con influenze andaluse, afro-cubane e di reggae, il tutto a significare come tra i popoli e le loro culture i confini siano inesistenti, a dispetto di qualsiasi politica imperialista. Nella sua musica, quindi, c'è l'appello alla fratellanza fra gli uomini e alla pace nel mondo, un appello che non sa di retorica, ma che passa dalla sofferenza di chi vede svanire con la comunione dei popoli l'unica via che l'uomo ha di leggere in se stesso per giungere alla verità.

Presente a Festad'AfricaFestival 2004 - terza edizione

 

 

Bachir Gareche
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Bachir Gareche nasce a Orano (Algeria) nel 1968 e suona la darabouka dall’età di 8 anni. In Algeria ha studiato con i più grandi maestri percussionisti dai quali ha appreso le diverse tecniche di espressione dei vari strumenti a percussione tradizionali, perfezionandosi in seguito nell’arte della darabouka che resta da sempre la sua unica grande passione. Nel suo paese ha suonato a lungo con il primo cantante di musica Rai Kassem Butelja, quando il Rai era solo tamburi e fiati. Ha inoltre suonato con nomi del calibro di Cheb Khaled, Cheb Mami, Cheb Hasni partecipando alle diverse edizioni del “Festival dü Rai” di Orano.
Approdato in Italia, precisamente in Puglia, agli inizi degli anni Novanta, abbandonando il suo paese negli anni difficili del terrorismo, ha dato il suo contributo alle realizzazioni artistiche e discografiche di numerosi gruppi di musica etnica, fra i quali Faraualla, Addosso agli scalini, X-Darawish, Rosapaeda, Opa cupa. Nel 1999 fonda il gruppo di flamenco-arabo “Nura”, scoprendo la sua vocazione di cantante e incidendo il CD omonimo, una raccolta di brani popolari e di composizioni originali, con il quale Bachir ha riscosso un notevole successo in Italia ed in Francia.
Nel 2002 inizia a lavorare ad un nuovo progetto musicale “Dauia”, in cui l’artista si dedica alla riscoperta del grande patrimonio della sua città di origine, mescolando al genere più moderno del RaÏ algerino melodie e ritmi caldi della tradizione Gnawa, della musica popolare di Algeri e della musica popolare berbera. E’ intorno alla voce calda e roca di Bachir Gareche, dei suoi melismi, a volte ruggenti, a volte amorevoli e malinconici, che si snodano le melodie di strumenti tradizionali e moderni. Del 2005 é il cd “Zina”, una produzione nata dall’interazione con musicisti salentini; una fusione che evoca i ritmi della tradizione Gnawa e le melodie della musica jazz, i suoni del rap, del reggae e le armonie gitane.

Presente a Festad'AfricaFestival 2007 - sesta edizione

 

 

Duval Olivier
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Olivier Duval, in arte “Duval Dynamic System”, nasce in Costa d’Avorio e inizia a comporre canzoni nel 1982, intraprendendo così numerosi viaggi tra l’Africa e l’Europa. Nel 1992 si trasferisce in Italia e iniziano i suoi rapporti di lavoro con Marco Berera, compositore ed arrangiatore specializzato in musica New World. Insieme formano un gruppo musicale con il quale presentano un repertorio di canzoni originali con musiche euro-afro. L’obiettivo è riscoprire la musica tradizionale alla luce della modernità e soprattutto lanciare un messaggio di pace e di unione tra tutti i popoli.

Presente a Festad'AfricaFestival 2005 - quarta edizione

 

 

Esha Tizafy
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Esha Tizafy è nata nell’isola del Madagascar che lascia all’età di sette anni con i suoi genitori che, esiliati arrivano in Sicilia, nella città di Palermo dove vive tuttora. Autrice, compositrice e interprete, segue un percorso musicale per disegnare un ponte tra più culture. Una ricerca che si nutre di tradizioni e contemporaneità, dove l’area sakalava si incontra con le sonorità del mondo. Una voce particolarissima, quasi bianca che attinge all’esperienza del canto rituale, fortemente influenzata dallo stile di Vola Zafy e di Miriam Makeba. Crea nel 1998 un gruppo di voci femminile Eventuale bà, un coro polifonico che parteciperà alla compilation Accenti metropolitani.
Sociologa di formazione torna nella sua isola di origine per effettuare una ricerca sulle fiabe malgasce, che contengono canti tradizionali, da questa raccolta nasce uno dei suoi spettacoli Ny petraka olo taloa che sarà prossimamente pubblicato sottoforma di libro illustrato e CD.
Fin dal 2000 comincia una stretta collaborazione con con Lino Costa chitarrista del gruppo siciliano dei Tinturia, gruppo con il quale si esibisce spesso nei concerti e nelle numerose rassegne a cui partecipa in Italia e all’estero CantéMa99 (Bergolo), Mondo etnica (Vimercate), In Viaggio (Fossombrone), Etnia Immaginaria (Spotorno), Palermofesta (Palermo), Festival del Mondo (Lugano), Hell-ville (Madagascar).
Dal 2000 ha stretto una collaborazione con Tobia Vaccaro formando il gruppo Deysh-Raà; dal 2002 ha collaborato con il violinista Jamal Ouassini direttore della Tangeri Café Orchestra.
Presto viene notata da eccellenti artisti italiani come Teresa De Sio, Eugenio Bennato, Edoardo Bennato con cui collabora come corista ospite sia nei concerti che nei dischi. Recentemente ha partecipato alla manifestazione dedicata al continente africano Italia-Africa2007, trasmessa su MTV, al Premio Tenco 2007 a fianco a Teresa De Sio interpretando il suggestivo brano Ukellelle presente nel suo ultimo album.
Sacco e Fuoco e parteciperà al Sanremo Festival 2008 a fianco di Eugenio Bennato nel brano Grande Sud.
È appena entrata in studio di registrazione per realizzare il suo primo album Valhia zao, in uscita in settembre 2008.

Presente a Festad'AfricaFestival 2008 - settima edizione

 

 

Festa d’Africa Orchestra
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Kassi Lago Philip batteria, Pape Kanoute kora e voce, Roger Saballeko basso, Jack Tama percussioni, voce e batteria, Omar Valle sax, trombone e tromba, Abou Beker Digo chitarra, Abibata Tourè voce,
Herve Ngue tastiere

Autentica musica africana superbamente suonata da artisti di eccezionale talento e maturità artistica, rappresentativi di diversi paesi del continente africano: Costa d’Avorio, Senegal, Cameroun, Mauritania.
Radici afro e sonorità moderne per arrivare dritto al cuore, un sound che riesce a coinvolgere emotivamente un pubblico di ogni età ed estrazione sociale, avvicinandolo alla tipica cultura africana.
Direttore artistico del gruppo è Jack Tama, multipercussionista, batterista e arrangiatore, noto per la sua collaborazione con grandi artisti italiani e per aver organizzato diversi spettacoli di musica danza africana con l’intento di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto aspetti della cultura africana ancora ignoti.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2003 e 2004 - seconda e terza edizione

 

 

Gabin Dabirè
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Cantautore eclettico e polistrumentista, passa con disinvoltura e maestria dai cordofoni alle percussioni, agli strumenti etnici.
Gabin Dabirè, inserisce il recupero della memoria culturale della sua terra d'origine, il Burkina Faso, e del suo gruppo etnico (la tribù Dagala) in un vasto spettro stilistico, in cui affiorano echi di altri Paesi africani, ma anche classiche strutture blues e addirittura ballate vicino al folk celtico.
In Italia dal 1975, fondò nel 1984 a Milano, il "Centro di Promozione e Diffusione della Cultura Africana", patrocinato dall'UNESCO.
Dopo aver dato il via alle più importanti manifestazioni che ancora oggi a Milano parlano di Africa, si dedicò alla sua musica. Insieme a suo fratello Paul ci invita a scoprire parte dell'universo musicale africano.

Presente a Festad'AfricaFestival 2002 e 2004 - prima e terza edizione

 

 

Patrice Larose
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Chitarrista virtuoso, innamorato della sua acustica, ma anche compositore originale e brillante arrangiatore, PATRICE LAROSE fa parte di quegli uomini dell’ombra di cui il talento proteiforme è la misura della discrezione. Appassionato di flamenco (uno dei suoi nonni è spagnolo), ha creato dal 1990 una prima orchestra che mischiava flamenco e jazz prima di moltiplicare le esperienze negli ambiti più vari (dalla salsa alla musica africana, si inizia come noto al M’balax senegalese con il griot Leîti M’Baye dal suo arrivo a Parigi nel 1997). Partner privilegiato del cantante brasiliano Marcio Faraco, dopo le tournées del 2000, parteciperà come chitarrista e arrangiatore alla confezione dei suoi ultimi due album.
Questa collaborazione con Julia Sarr è il suo primo progetto discografico veramente personale.

Presente a Festad'AfricaFestival 2007 - sesta edizione

 

 

Ismaël Lo
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Ismaël Lo è uno dei più rappresentativi artisti della musica africana. Nato in Niger da madre nigerina e padre senegalese, è stato membro dal ’79 all’84 dei Super Diamono, la celebre orchestra di Dakar che fra gli anni ’70 e ’90 ha rivoluzionato la musica tradizionale inserendovi elementi blues, rock e funk. Ha inciso otto album come solista, l’ultimo dei quali, “Senegal”, registrato tra Dakar, Parigi e Londra è un omaggio alla sua patria di adozione. Lo stile Mbalax sviluppato con i Super Diamono si fonde con elementi reggae e trova punti di contatto con il flamenco, senza dimenticare i suggestivi brani in cui Lo si accompagna solo con chitarra e armonica, che gli hanno valso l'appellativo di “Bob Dylan africano” anche in virtù di testi sempre attenti alle problematiche sociali e politiche del mondo africano. Nell’album anche una ripresa acustica di “Tajabone”, il brano che lo ha reso famoso a livello internazionale e che Pedro Almodovar ha voluto nella colonna sonora del suo film “Tutto su mia madre”. Lo stile limpido, sobrio ed elegante, la voce carezzevole, gli arrangiamenti sofisticati, sono caratteristiche dell’arte di Ismaël Lo che hanno trovato attenzione e successo in tutto il mondo, rendendolo una delle stelle più luminose della world music. Nel corso della carriera ha collaborato con artisti quali Stephen Eicher, Toure Kunda e Youssou’n’dour, Roger Waters (nell’opera “Ca Ira”), etc. e le sue canzoni sono presenti su numerose compilation.

Presente a Festad'AfricaFestival 2007 - sesta edizione

 

 

Kassama e Tubabu
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K. Diarra, Z. Dembele, M. Dembele, A. Adissa , F. Perrotta, G.Brasia, M. Fra scotti, S. Brasia, B. Brasia,
M. Michelis

Il gruppo Kassama che collabora stabilmente con l’associazione Tubabu di Milano, presenta una serata per promuovere e diffondere in Italia l’arte dei Griots.
La società tradizionale del Burkina Faso è suddivisa in caste, regolate secondo schemi molto precisi nella quale i Griots hanno un ruolo sociale molto rilevante: sono i custodi dell’arte e della cultura tradizionale. Sono cantastorie, musicisti, ballerini e cantanti. Trattandosi di una casta, Griots si nasce, non si diventa: con i Tubabu gli spettatori avranno la possibilità di conoscere gli strumenti tradizionali della zona centro-occidentale del Burkina Faso e la loro storia.
Sul palco, percussionisti africani e percussionisti occidentali si incontrano per proporre ritmi, suoni e canti della tradizione dell’Africa centro-occidentale. Gli strumenti utilizzati sono tutti tradizionali: balafon, djembé, doundoun, kenkeni, djabarà.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2003 - seconda edizione

 

 

Khyam Allami
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Khyam Allami è un giovane musicista iracheno, nato a Damasco nel 1981 e trasferitosi a Londra all'età di dieci anni. La sua passione per la musica è iniziata in tenera età in Siria, quando ha interpretato il ruolo di un bambino violinista in un film d' essai (al-Tahaleb diretto da Rimon Butrus, 1991) che di quando in quando si vede ancora verso la mezzo notte sul canale satellitare siriano.
Da qui la sua residenza come i suoi interessi musicali si sono spostati verso ovest , dove ha sviluppato un particolare interesse per il rock e dal '95 ha iniziato a suonare come autodidatta, prima il basso elettrico e poi la batteria con due gruppi, Ursa e Art of Burning Water. Nel 2003 con altri amici musicisti, ha fondato la casa di produzione discografica House of Stairs che lavora con artisti indipendenti della scena musicale londinese.
Dal mondo dell'ovest il suo gusto musicale si è nuovamente mosso verso est e nel 2004 ha iniziato a studiare l’Ud (liuto arabo) e le basi teoriche della musica araba con il grande maestro iracheno Ehsan Emam, portatore della tradizione dell’Ud di Baghdad.
Attualmente Khyam Allami suona come solista e sta concludendo i suoi studi etnomusicologici presso la School of Oriental and African Studies (S.O.A.S.) di Londra, concentrando la sua attenzione sulla musica indiana e mediorientale. Contemporaneamente lavora ad alcune composizioni originali che tendono verso il contemporaneo piuttosto che verso la tradizione, sotto l'influenza artistica di Frank Zappa, Naseer Shamma, King Crimson, Secret Chiefs 3, Philip Glass, Riyad Al-Sunbati, Jaz Coleman e molti altri.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2007 - sesta edizione

 

 

KonKoBa
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KonKoBa, in lingua mandinga vuol dire coltivatori. Il gruppo si propone come progetto culturale per ricercare e coltivare i ritmi più autentici e originali delle tradizioni africane.
Tra i promotori della cultura africana in Occidente, i KonKoBa vanno in scena non solo con i famosi tamburi djenibe, ma anche con gli strumenti tramandati dalla tradizione di diversi popoli dell'Africa occidentale come: doundoun, kenkenj, sourouba, sahar, nder. Attraverso i ritmi coinvolgenti delle percussioni, i KonKoBa presentano una carrellata di ritmi della Guinea, del Mali e della Casamance che accompagnano il pubblico in un suggestivo viaggio fra le danze, i canti e le musiche di questi paesi, per poi approdare in Senegal e culminare nella festa più tipicamente senegalese: il sabar.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2002 - prima edizione

 

 

Lopes Filomeno
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Nasce nella Guinea Bissau, studia a Roma, dove vive e lavora attualmente. Da diversi anni lavora nella sezione di lingua portoghese della Radio Vaticana, in qualità di redattore. Dal 1998 si trova ad essere fortemente impegnato nel campo letterario e musicale per la pace e lo sviluppo dell’Africa. Il suo primo album è del 2000 e nasce così per lui, il miglior metodo pedagogico per realizzare campagne di sensibilizzazione alla cultura della pace. Con il secondo album, Child Eyes, si affronta un’altra tematica fondamentale per la sopravvivenza del continente africano: la questione dei bambini, e quindi il loro futuro. L’album è stato presentato in tre occasioni diverse: la prima a Verona,nel 2004, mediante una conferenza internazionale sul tema “Pace e diritti in Africa”. La seconda tappa di Child Eyes fu realizzata a Dakar in Senegal. La terza tappa è stata realizzata a Bissau dove al concerto e proiezione del videoclip è seguito un dibattito di analisi e confronto nella società civile.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2005 - quarta edizione

 

 

Lucky Dube
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Lucky nasce primogenito da una donna che pensava di non poter aver figli. Questo è il motivo del suo nome, “fortunato”, mentre Dube, pronunciato “dobe”, è un sobborgo di Johannesburg.
La sua carriera di cantante inizia nei bar e nelle chiese della città.
Nei primi anni ’70, ancora ragazzo, mette su una band di rock’n’roll, ma non avendo i mezzi per comprare gli strumenti musicali, cerca l’appoggio di sponsorizzatori privati.
L’appoggio però non arriva, ma è proprio dalle delusioni ricevute in tal senso che nasce il primo successo del gruppo, un brano i cui proventi consentono anche l’acquisto della prima chitarra.
La band prese il nome di Skyway, e iniziò con il mbaqanqa.
Due anni dopo, Lucky si unì ai Love Brothers, un gruppo di mbaqanqa a capo di suo cugino, Richard Siluma, destinato a diventare in seguito anche il suo manager.
Dopo qualche tempo, agli albori degli anni ’80, Lucky decise di passare al raggae, e il primo album a vedere la luce fu “Rastas never die”.
Tra i cantanti che lo influenzarono, non si possono omettere Bob Marley, Jimmy Cliff e Peter Tosh.
Il suo debutto nel mondo raggae si tenne durante il Sunsplash Festival in Giamaica, e fu un successo.
Quello di Lucky Dube è un tipo di raggae piuttosto melodico e africano, particolarità che decretarono il consenso del pubblico.
I suoi brani, in inglese, trattano temi sociali, la battaglia dei neri e la potenza di dio.
“Together As One” fu la prima canzone scritta da un nero ad essere trasmessa da una radio bianca in Sudafrica.
Sebbene Lucky non abbia ricevuto un’educazione musicale specifica, suona diversi strumenti, e arrangia da solo le sue canzoni.
I suoi primi due album, “Slave”, del 1987, sulla piaga dell’alcolismo, e “Prisoner”, del 1990, hanno venduto più di 500.000 copie, e sono i dischi più venduti di tutto il Sudafrica.
Oggi Lucky gira il mondo suonando, e dovunque il suo raggae e i suoi capelli rasta sono acclamati da folle di appassionati.
www.luckydube.net

Presente a Festad'AfricaFestival 2004 - terza edizione

 

 

Evelina Meghnagi
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Evelina Meghnagi nasce a Tripoli. Cantante e attrice, studia canto classico con la Maestra G. Borelli ed etnico con Giovanna Marini, con cui tuttora collabora. In teatro lavora con Ronconi, De Simone, Scaparro, Bolognini, Frattaroli, Besson (in Francia) coniugando spesso recitazione e canto; nel cinema lavora con Michalkof, Lizzani, Sturridge, Cavani. E' una delle interpreti più accreditate delle melodie della tradizione ebraica che esegue con riconosciuto talento e con voce che è stata definita "un balsamo per l'anima".

Presente a Festad'AfricaFestival 2007 - sesta edizione

 

 

Pape Siriman Kanoute
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Sempre alla ricerca di nuove melodie Kanouté entra a far parte dell’Orchestra Nazionale Senegalese dove apprende le armonie del jazz. Arrivato in Italia con il gruppo di afro-salsa “Africando”, decide di stabilirsi a Roma per diffondere la cultura, la tradizione africana e la musica della kora. Fonda così il gruppo dei Mande, con cui suona una musica scritta e arrangiata da lui. È una miscellanea di musica popolare mandinga e senegalese, dove, dietro le dolci note della kora, e sullo sfondo delle percussioni vibrano lontane suggestioni di afro-jazz.
In Italia prende parte a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche della RAI, Mediaset, Raisat, Sat2000 e Telemontecarlo. Scrive due libri sulla cultura della sua etnia: “I Mandinga, musica, danze e cerimonie” e “Mande, parole del griot”.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2003/2007 - seconda, terza edizione, quarta, quinta, sesta

 

 

Ras Ely and the Evolution Time Band
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Ras Ely voce, Joe Candido chitarra e cori, Francesco Chionchio basso, Andrea Leoni batteria, Raniero Bassano percussioni e cori, Herve Ngue tastiere, Caterin Sana cori

Ras Ely è uno dei pionieri del movimento reggae, espressione d’orgoglio e libertà dei neri dei ghetti giamaicani, un genere ibrido, dalle contaminazioni infinite. La sua musica mescola infatti cultura africana, occidentale e giamaicana, mentre il talento e l’esperienza ne fanno un punto di riferimento sicuro nel variegato universo dell’Etno Afro Reggae.
Con la formazione “Evolution Time Band”, ha già realizzato tre cd ed è stato il primo a portare la musica reggae suonata made in Italy. La stampa internazionale lo definisce “l’artista che usa i suoni e le melodie della sua origine sulle sonorità giamaicane”.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2003 - seconda edizione

 

 

Renata D j
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Renata di Leone, dee-jay specializzata in musica afro-beat, è nata in Etiopia ad Addis Abeba. In Africa frequentava l'African Shirine di Fela Anikulapio Kuti dove rimase profondamente colpita dalla musica di questo artista. Da questo incontro è nata la sua passione per la musica di Fela, del quale ha collezionato nel corso degli anni tutti i dischi.
Questa collezione, considerata la più completa al mondo, è composta sia dai dischi stampati in Occidente che in Africa. Dopo il suo incontro con Fela, Renata è diventata dee-jay specializzata in musica Afro-Beat.

Presente a Festad'AfricaFestival 2002 - prima edizione

 

 

Julia Sarr
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Julia Sarr, nata a Dakar, Senegal, ma installata in Francia è ancorata nella sua cultura d'origine, la cultura woloff, ma aperta al mondo, alle sue metamorfosi, alla sua incessante ibridazione. Cantante dal timbro chiaro, deve alla sua tecnica senza difetto come alla forza emotiva eccezionale che si sprigiona dalla sua voce, d’aver partecipato nel corso di questi anni ad un considerevole numero di progetti sia nel campo della musica africana (d’Oumou Sangare a Papa Wemba passando Miriam Makeba, Youssou N’Dour o Koffi Olomide) che con MC Solaar. Ma è senz’altro la collaborazione decennale con il cantante congolese Lokua Kanza che ha marcato fortemente il suo spirito e orientato la sua carriera. Questo disco “Set Luna” il primo a far sentire la sua voce ciò che di più intimo, segna senz’altro un nuovo inzio.

Presente a Festad'AfricaFestival 2007 - sesta edizione

 

Macire Sylla
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Macire Sylla nasce a Conakry, la capitale della Guinea. Questo paese è depositario di una profondissima eredità musicale post-coloniale e ha influenzato considerevolmente i paesi west africani fin dalla sua indipendenza nel 1958.
Anche se nata a Conakry, Macire passa tutta la sua infanzia nel villaggio dei nonni, dove sua nonna le insegna canzoni e melodie ancestrali.
All’età di dieci anni si unisce alla madre, artista e vocalist, collaborando con il suo gruppo di danza Soleil d’Afrique, diventandone presto il nuovo leader.
Dopo molte tournee in Europa e nord l’America viene notata da Peter Gabriel e incide un album per la Real World insieme alla sua band. Alla fine di questa fortunata esperienza, al suo ritorno in Guinea, Macire Sylla unisce le sue forze a quelle del compositore e produttore svizzero Cédric Asséo che, sedotto dalla sua voce incantevole, decide di aiutarla a realizzare i suoi sogni realizzando il suo album d’esordio “Mariana”: l’album, dopo aver venduto 200.000 copie in soli tre mesi, ha reso Macire la principale artista della Guinea. Soul e dub sono le sue due grandi passioni ed il suo nuovo album “Massa”, prodotto in Europa per la francese L’Empreinte Digitale, è una splendida miscela di questi due stili, arricchita da una voce che senza dubbio è fra le più interessanti del continente africano.

Presente a Festad'AfricaFestival 2009 - ottava edizione

 

Sunu Africa
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Sena M’Baye, Ady Thiuone, Taly M’Baye, Youssou M’Baye, Onny Sena, Matar M’Baye, Lamine Dabo,
Lamine M’Baye, Aida M’Baye, Tata Sane, Aissatou Sow, Chkerek M’Baye D. Madi Cissko

Il gruppo senegalese Sunu Africa propone la cultura africana, in particolare le danze rituali, i ritmi, la tradizione orale, i costumi e le simbologie ancestrali del West Africa. Sunu Africa è stato fondato da Sena M’Baye, primo percussionista e danzatore del “Teatro Nazionale del Senegal”. Per anni i componenti del gruppo hanno dato il loro contributo alle realizzazioni artistiche del teatro, portandone le produzioni culturali in tutto il mondo. Hanno inoltre una dimensione più europea del loro progetto, che unisce alle radici più profonde della loro cultura i nuovi elementi provenienti dalle più recenti produzioni artistiche senegalesi ed africane in genere.
La grande spettacolarità scenica traduce realisticamente il colore e la tradizione che le danze e i ritmi vogliono rappresentare. Il gruppo si è esibito in Europa in numerose manifestazioni, tra cui il Festival di Sanremo, Umbria Jazz, Roma Europa Festival.
www.sunuafrica.com

Presenti a Festad'AfricaFestival 2002, 2003 e 2004 - prima, seconda e terza edizione

 

 

Tasha
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Esperanca Rodrigues in arte Tasha, originaria dell'Angola, ancora bambina inizia a dedicarsi al canto e alla musica. Da giovanissima studia danza afro nel "Balletto Nazionale d'Angola" per poi intraprendere l'attività professionale facendo parte per diversi anni del "Balletto Tradizionale d'Angola" e del gruppo di danza afro African Dream Ballet.
Ma è la musica la sua vera passione. Ed è per la musica che Tasha negli anni a seguire diventa cittadina del mondo tra Angola, Portogallo, Inghilterra e Italia. Il suo primo lavoro discografico, dal titolo Take my hand, è un cd caratterizzato da suoni e ritmi soul-afro-dance, che riscuote un immediato successo sia di pubblico che di critica grazie alle potenti, ma allo stesso tempo raffinate doti vocali della sua straordinaria interprete. Arrivano così anche gli impegni live che la vedono protagonista in numerosi concerti sia in Italia che all'estero.
Il segreto del successo di Tasha è dovuto soprattutto alla volontà inesauribile di esprimere il suo talento artistico, lavorando con passione, professionalità e precisione, doti che da sempre distinguono il suo carattere e il suo personaggio.
Tra le altre esperienze, ricordiamo quella di attrice, cooprotagonista nel film Le Sciamane di Anne Ritta Ciccone, e una breve collaborazione con James Brown come corista. Per tutto il 1996 l'abbiamo vista impegnata come supporto vocale a Fausto Leali durante tutta la promozione televisiva del suo CD “Non solo blues”, e così a fianco di Fiorello per il CD Sarò Fiorello.
Dal 2002 al 2005 è stata ospite fissa al programma televisivo di RAI 3 “ Alle Falde Del Kilimangiaro” con Licia Colò.
A Dicembre 2004 è uscito il CD singolo Kyry Kyry con il brano realizzato in 4 versioni nato dalla collaborazione di un equipe formata dal produttore e compositore Andrea Vincenti Mareri, dalla casa discografica Funky Juice Records di Roberto Colella e dal manager Pablo Moriggi. Un brano dal gusto squisitamente afro ma che non manca di sfumature soul-dance che lo rendono quindi accattivante e piacevole anche da ballare.
Kyry Kyry è cantato da Tasha in Kimbundo il dialetto di Malange, città della sua terra d’origine, cioè l’Angola, punto di partenza del suo progetto musicale che verrà presentato in diversi Paesi d’Europa e del mondo.
Dopo il successo di Kyri Kyri il suo ultimo album Tirando pedras la ha condotta in tournée internazionali.

Presente a Festad'AfricaFestival 2008 - settima edizione

 

 

Thiossan Group
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Mass Ndiaye, Kaw Sissoko, Ali M’Baye, Chico, Papy Tall, Ndianko

Il Thiossan Group propone un genere musicale di grande successo noto in Senegal come “musica mbalax”, che affonda le proprie radici nella percussione tradizionale fondendola con gli strumenti della musica moderna.
È una musica febbrile, provocante, con un andamento melodico che invita alla danza, accompaganata dal borbottio del tamburo e dalla secche scariche di pecussioni del sabar, lo strumento che dà origine a tutto l’andamento ritimico.
Il gruppo propone celebri cover senegalesi e brani propri, intercalati da brani reggae, da lenti e brani melodici, dominati dal suono cristallino della kora, l’arpa mandinga che evoca immagini di terre lontane e soleggiate.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2003 - seconda edizione

 

 

Tropical Sound
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Ondina santos voce, cori; Adão Ramos tastiere, voce e cori; Tchiss Lopes chitarra, voce; Laurent Digbeu chitarra, voce e cori; Kassy batteria; Papy Tal basso e voce; Paul Dabire percussioni e cori

Partendo dalla solarità dell’arcipelago capoverdiano i Tropical Sound propongono ritmi e melodie delle diverse culture che compongono la band. Si parte così per un viaggio affascinanante alla scoperta del calore e del ritmo tropicale, sconfinando volentieri oltre gli aspetti strettamente folkloristici ai quali solitamente è legata l’immagine del continente africano. Si fondono ritmi africani e di derivazone europea in un armonico sincretismo di stili: l’inconfondilbile melodia capoverdiana gioca con la chitarra afro-jazz per unirsi alle percussioni e alla potenza della batteria. L’energia dei Tropical Sound coinvolge tutti: gli spettatori non sono mai passivi davanti agli artisti ma sono trascinati dall’esibizione che, per allegria e spettacolarità, è un incontro non solo con la musica, ma anche con una magica atmosfera, che dal palco cala sugli spettatori, rendendoli parte integrante dell’evento.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2003 - seconda edizione

 

 

Yampapaya
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Yampapaya è un termine tailandese che significa "insalata mista piccante" ed è sicuramente questa la definizione più illustrativa del gruppo.
Il mondo musicale degli Yampapaya spazia dal soukous africano al rock, con artisti da nazioni e culture diverse come Senegal, USA, Scozia, Italia, Congo, Cuba, e Costa d'Avorio con l'intento di dimostrare come la musica possa essere senza limiti né frontiere. E' proprio per questo che i testi di questo gruppo assolutamente unico, sono in inglese con cori in lingala e swahili, chitarre africane e djembe, miscelate con grooves rock/funky o melodie afrojazz. E' da tutti questi elementi che Yampapaya prende il suo sound planetario.

Presenti a Festad'AfricaFestival 2002 - prima edizione


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