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Festad'AfricaFestival 2007 - Sesta edizione

 Sabato 26 maggio 2007
   
 

Piazza del Popolo
Concerto ItaliAfrica 2007
Pape Siriman Kanoutè
Olivier Duval
Esha Tizafy
Tasha Rodrigues

Nell’ambito delle iniziative di ItaliAfrica 2007 quattro gruppi africani hanno suonato sul palco del concerto curato da MTV.

 

 Domenica 16 settembre 2007 - ore 21.00
   

Teatro Palladium
Bachir Gareche in concerto

 

 

 Sabato 8 settembre 2007 - ore 24.00
   

Ministero delle Finanze
Notte bianca
Concerto di Ismael Lo
Un evento unico con il concerto di un musicista raffinato che suona in tutto il mondo per la prima volta a Roma.

 

 Domenica 23 settembre 2007 - ore 21.00
   

Auditorium – Parco della Musica
Julia Sarr e Patrice Larose in concerto

Un incontro tra tradizione senegalese e flamenco rivisitato.

 
Il programma della sesta edizione è in fase di definizione: i prossimi appuntamenti saranno comunicati al più presto in questo sito. Continuate a frequentarci!

Sabato 26 maggio 2007
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Concerto ItaliAfrica 2007
Pape Siriman Kanoutè
Olivier Duval
Esha Tizafy
Tasha Rodrigues

Nell’ambito delle iniziative di ItaliAfrica 2007 quattro gruppi africani hanno suonato sul palco del concerto curato da MTV

Piazza del Popolo

Pape Siriman Kanoutè (Senegal), raffinato suonatore di kora sempre alla ricerca di nuove melodie, fa parte dell’Orchestra Nazionale Senegalese dove apprende le armonie del jazz e lavora stabilmente per nove anni. Arrivato in Italia fonda il gruppo dei Mande, con cui suona una musica scritta e arrangiata da lui. È una miscellanea di musica popolare mandinga e senegalese, dove, dietro le dolci note della kora, e sullo sfondo delle percussioni vibrano lontane suggestioni di afro-jazz.

Duval Olivier, è nato ad Abidjan (Costa d'Avorio), inizia a comporre canzoni nel 1982. Dopo molte esperienze in pubblico e numerosi viaggi in Africa e in Europa, nel 1992 giunge in Italia sempre con lo stesso obiettivo: lanciare un messaggio di pace e di unione tra tutti i popoli della terra. Nel 1993 con Marco Berera, forma i Dynamic System), ovvero un insieme di culture musicali in fusione con ritmiche ed atmosfere ricche di melodie e suoni. Oggi è uscito un nuovo Cd con Ensemble ethnique.

Esha Tizafy, originaria del Madagascar, comincia un percorso di ricerca vocale attraverso i ritmi e le liriche sakalava di cui porta le atmosfere in uno stile che attinge all’esperienza del canto rituale e alla scuola di Vola Zafy e Miriame Makeba.
Prima classificata nel concorso Diventa nota 2005 promosso dalla Libreria della casa Internazionale delle donne e dell’Atlanta Studio di Roma.
Recentemente ha cantato con Teresa De Sio nel brano “Ukkellelle” dell’album “Sacco e Fuoco”.

Tasha Rodrigues - Esperanca Rodrigues in arte Tasha, originaria dell'Angola, ancora bambina inizia a dedicarsi al canto e alla musica. Da giovanissima studia danza afro nel "Balletto Nazionale d'Angola" per poi intraprendere l'attività professionale facendo parte per diversi anni del "Balletto Tradizionale d'Angola" e del gruppo di danza afro "African Dream Ballet". Il suo primo lavoro discocrafico, dal titolo “Take my hand”, è un CD caratterizzato da suoni e ritmi soul-afro-dance, che riscuote un immediato successo.
Supporto vocale a Fausto Leali durante tutta la promozione televisiva del suo CD “Non solo blues”, e così a fianco di Fiorello per il CD “Sarò Fiorello”. Spesso ospite di “ Alle falde del Kilimangiaro” con Licia Colò.

 

Sabato 8 settembre 2007 - ore 24.00
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Concerto di Ismaël Lo

Un evento unico con il concerto di un musicista raffinato che suona in tutto il mondo per la prima volta a Roma

Con: Ismaël Lo, El Hadji Malick Diouf, Paul Thierry Oliveira, Abib Ndiaye, Abdoulaye AW, Pathe Dieng, Racine Ady Aïdara, Marie Lin Marolany
Alioune Badara Ndiaye (Comunicazione)
Serge Jean Guelon (Direzione tecnica)
Amadou Moctar Ndoye (Organizzazione)

Ministero delle Finanze - Via XX settembre
Ingresso Libero

Festad’Africa Festival presenta, per la prima volta a Roma, Ismaël Lo, cantante e musicista senegalese, autore del brano Tajabone della colonna sonora al film “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar, Oscar 1999 miglior Film straniero. Nella sua carriera ha inciso 22 album. Il suo melange di stili: il mbalax senegalese con il reggae, il flamenco con il folk della chitarra e dell’armonica, i testi attenti alle problematiche sociali gli hanno attribuito il nome di Bob Dylan africano.

 

Domenica 16 settembre 2007 - ore 21.00
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Bachir Gareche in concerto

Teatro Palladium - Piazza Bartolomeo Romano, 8
Ingresso Libero

Nasce a Orano (Algeria) nel 1968 e suona la darabouka dall’età di 8 anni. In Algeria ha studiato con i più grandi maestri percussionisti dai quali ha appreso le diverse tecniche di espressione dei vari strumenti a percussione tradizionali, perfezionandosi in seguito nell’arte della darabouka che resta da sempre la sua unica grande passione. Nel suo paese ha suonato a lungo con il primo cantante di musica Rai Kassem Butelja, quando il Rai era solo tamburi e fiati. Ha inoltre suonato con nomi del calibro di Cheb Khaled, Cheb Mami, Cheb Hasni partecipando alle diverse edizioni del “Festival dü Rai” di Orano.In Italia dagli anni Novantafonda il gruppo di flamenco-arabo “Nura”, scoprendo la sua vocazione di cantante e incidendo il CD omonimo. Nel 2002 inizia a lavorare ad un nuovo progetto musicale “Dauia”, in cui l’artista si dedica alla riscoperta del grande patrimonio della sua città di origine, mescolando al genere più moderno del RaÏ algerino melodie e ritmi caldi della tradizione Gnawa, della musica popolare di Algeri e della musica popolare berbera. E’ intorno alla voce calda e roca di Bachir Gareche, dei suoi melismi, a volte ruggenti, a volte amorevoli e malinconici, che si snodano le melodie di strumenti tradizionali e moderni. Del 2005 é il cd “Zina”, una produzione nata dall’interazione con musicisti salentini; una fusione che evoca i ritmi della tradizione Gnawa e le melodie della musica jazz, i suoni del rap, del reggae e le armonie gitane.

 

Domenica 23 settembre 2007 - ore 21.00
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Julia Sarr e Patrice Larose in concerto

Un incontro tra tradizione senegalese e flamenco rivisitato

Julia Sarr: voce
Patrice Larose: chitarra
Alex Tran: percussioni (oudou, tama, cajon, djembé)

Auditorium – Parco della Musica
Ingresso 15 euro

Non c’è alcuna idea freddamente concettuale in questa riunione improbabile tra tradizione senegalese e flamenco rivisitato. Piuttosto l'evidenza di un gesto con il quale due artisti, tra occasione e necessità, decidono improvvisamente di incrociare vie e condividere esperienze senza nascondere le diversità e sondare anzi insieme le loro questioni identitarie. Come trovare la sua voce in questo frastuono ambientale sempre più confuso e saturato? Come districarla infine questa matassa inestricabile di radici ancestrali, di storie individuali, di tradizioni strettamente intrecciate che abitano le nostre memorie e animano la nostra relazione con il mondo? Questa ricerca essenziale, Julia Sarr e Patrice Larose, hanno deciso di intraprenderla insieme facendo la scommessa di perdersi nella "caratteristica" dell'altro per, al termine del processo, trovarsi meglio - ciascuno diverso da ciò che credeva di essere; indubbiamente più vicino che mai alla sua intimità. Poiché è sicuramente di un viaggio che si tratta, musicale ed iniziatico, con il quale due artisti, che avanzano inizialmente uno verso l'altro passo dopo passo in un cammino di arabesche, di piroette e di circonvallazioni, finiscono per raggiungere insieme territori non che appartengono propriamente né all'uno né all'altro.

Progetti di sostegno
1 € a biglietto venduto sarà destinato al fondo che il CRT scenamadre con Festad’Africa Festival ha creato per la costruzione di una sala polivalente dedicata allo sviluppo delle arti e del tempo libero, in prossimità o nel centro del campo profughi di Tankoma, nella provincia di Gitega, Burundi. Il Campo accoglie circa trecento famiglie da oltre tredici anni, dall’inizio del conflitto interetnico conosciuto nel mondo come il genocidio tra Hutu e Tutzi.

 

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