Con l’Adesione e il Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica
Festad'Africa Festival
Festival Internazionale delle Culture dell'Africa Contemporanea 2010
nona edizione
direzione artistica Daniela Giordano
dal 15 al 18 settembre 2010
Teatro Palladium – Università Roma III, Roma
è un evento del CRT scenaMadre
Con il patrocinio di:
Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero dei Beni Culturali,
Ministero per le Pari Opportunità, Ministero degli Affari Esteri,
Commissione Italiana per l’UNESCO
Ambasciata di Tunisia
In collaborazione con:
Il Labirinto-Progetto Educinema; Cliccaquì-Roma, Alcantara Teatro/ Mediterraneo; Afriwines
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15 settembre |
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ore 19.00
tavola rotonda
Immigrazione-Cittadinanza
in collaborazione con Il Labirinto/Educinema
Tavola rotonda Immigrazione-Cittadinanza sul diritto di cittadinanza per le seconde generazioni di immigrati in Italia, in collaborazione con Il Labirinto-Progetto Educinema.
Secondo il “XVIII Rapporto Caritas Migrantes”, il numero di immigrati in Italia, ha raggiunto quasi 4.000.000 di presenze regolari nel 2008. Di questi circa 900.000 sono giovani e la metà di questi, giovani donne. Quale futuro per questi giovani? Quale futuro per i giovani nati in Italia, all’anagrafe italiani, ma senza cittadinanza? Quale rivoluzione culturale dobbiamo mettere in atto, per trasformare lo ius sanguinis in ius soli?
Sono invitati a contribuire alla riflessione gli On. Fabio Granata e On. Andrea Sarubbi, firmatari del disegno di legge per il diritto alla cittadinanza; Maruan Oussafi, responsabile nazionale di Anolf Giovani di 2 Generazione, e Osama Al-Saghir, Associazione Giovani musulmani in Italia.
Conduce Marino Sinibaldi direttore di RAI RADIO3.
Saranno presenti i registi Camilla Ruggiero e Claudio Giovannesi che presenteranno i loro film.
ore 21.00
cinema/docu-film
Sei nel mondo
di Camilla Ruggiero, Italia 2006
Mediometraggio realizzato all'Istituto G. Galilei di Roma, grazie a un contributo della Provincia di Roma nel quale sei ragazzi raccontano con totale sincerità il loro difficile inserimento nella realtà quotidiana del paese che li ha accolti, dalla scuola al rapporto con i compagni italiani, al mondo degli affetti e alle consuetudini che si portano dietro, dalla famiglia e dal Paese di origine.
Fratelli d’Italia
di Claudio Giovannesi, Italia 2009
Per gentile concessione dell’ISTITUTO LUCE
Fratelli d’Italia, diretto da Claudio Giovannesi, affronta il tema dell’integrazione degli adolescenti immigrati in Italia. Gli studenti protagonisti del film vengono colti nella loro vita di tutti i giorni. Le storie dei tre giovani: Alin, Masha, Nader, raccontate dal film documentario, aprono uno squarcio di verità sul difficile percorso di integrazione che devono affrontare i ragazzi stranieri e i figli di immigrati: la cosiddetta seconda generazione, soggetta ad una rapida quanto radicale trasformazione che è talvolta irreversibile rinuncia alla propria identità culturale.Il progetto del film nasce all’interno di un più ampio percorso di didattica audiovisiva, condotto in otto istituti superiori di Ostia, attraverso i laboratori biennali di didattica del cinema e dell’audiovisivo promossi dal Progetto EDUCINEMA, all’interno di un’attività di ricerca sul giovane pubblico realizzato dalla Associazione di cultura cinematografica Il Labirinto, con il sostegno della Regione Lazio, Assessorato alla Cultura.
Teatro Palladium -
Piazza Bartolomeo Romano 8
15 settembre, ingresso libero
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16 settembre |
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ore 19.30 - 20.30
incontri nel foyer
Diversità culturale: educazione
a cura di Daniela Giordano e Alessandro Jedlowski
Come cambia il ruolo dell'educatore in una società multiculturale?
ne parliamo con due donne impegnate in questo delicato e importamte campo
Nunzia Marciano
Dirigente scolastico 279° Circolo didattico di Roma.
Ribka Sibhatu
Mediatrice culturale del "Forum per l'intercultura" della Caritas romana
ore 21.15
teatro
compagnia tunisina Art des deux rives
Zirriât ibliis (I semi di lucifero)
drammaturgia e adattatamento da "Le Serve" di Genet, di Ibrahim Ben Amor
spettacolo in lingua araba con sottotitoli in italiano
traduzione di Alì e Yassin Ben Mohamed
regia di Hafedh Khalifa
con Ben Yahia Jalila e Dalila Meftafi, Nourhène
Bouzaïane,
Hajer Ben Saïd, Mansour Sghaïer
Ispirato all’opera teatrale “Les Bonnes” e agli articoli “I palestinesi” e “4 ore a Chatila” di Jean Genet, adattato dal drammaturgo tunisino contemporaneo Ibrahim Ben Amor, con la regia di Hafedh Kalifa. Le musiche sono di Evelina Meghnagi.
Se i personaggi femminili del testo di Genet, si trovano private della loro libertà, incapaci di decidere sul loro destino, queste donne parlano soprattutto della loro femminilità in un territorio lontano e oscuro. Si parla della femminilità ma la metafora teatrale affonda la riflessione sulla questione Israele-Palestina, in un ottica nuova e interessante: porre l’accento sul conflitto interno palestinese. Uno spettacolo che gode delle magistrali interpretazioni delle grandi attrici tunisine: Ben Yahia Jalila e Dalila Meftafi. Completano il cast: Nourhène Bouzaïane, Hajer Ben Saïd, Mansour Sghaïer.
Teatro Palladium -
Piazza Bartolomeo Romano 8
Ingresso Intero € 10, Ridotto studenti € 5
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17 settembre |
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ore 19.30 - 20.30
incontri nel foyer
Diversità culturale: arte
a cura di Daniela Giordano e Alessandro Jedlowski
Perchè nella creazione la contaminazione è una ricchezza?
ne parliamo con i registi presenti con i loro spettacoli al festival
Hafedh Khalifa
regista "Zirriât ibliis", Tunisia
Giuseppe L. Bonifati
autore e regista di "Ammaliata, Italia
ore 21.15
teatro
compagnia Divano Occidentale Orientale
Ammaliata orchestra popolare
per coro di sei voci e tre seggiole
drammaturgia e regia Giuseppe L. Bonifati
con la collaborazione di Cecilia Di Giuli
con Luigi Tabita, Fabio Pappacena, Maurizio Semeraro,
Roberta De Stefano, Adele Tirante, Antonio Merola
La valorizzazione delle diversità culturali, ci spinge a cogliere la ricchezza e la varietà del nostro territorio, e a comprendere con maggior chiarezza l’appartenenza di ogni singolo segmento a un Tutto, che nella sua complessità, non può essere semplificato in nessuna parte. La ricerca drammaturgica di Bonifati, è partita come una larga spirale di lingue calabresi, con certe assonanze della Campania, della Puglia e della Basilicata, che arrivano dal mare, dalla montagna, a celebrare matrimoni di suoni, oscuri riti popolari.
Teatro Palladium -
Piazza Bartolomeo Romano 8
Ingresso Intero € 10, Ridotto studenti € 5
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18 settembre |
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ore 19.30 - 20.30
incontri nel foyer
Diversità culturale: popoli
a cura di Daniela Giordano e Alessandro Jedlowski
Come si può vivere da decenni in condizioni estreme conservando un'identità culturale?
ne parliamo con un testimone e portavoce della lotta del popolo Saharawi
Omar Mih
Rappresentante ufficiale in Italia della R.A.S.D.
(Repubblica Araba Saharawi Democratica)
saharawi.tsnet.it
ore 21.15
danza e musica
compagnia Farafinaritmi
Keur Senegal
Regia, coreografia e scenografia di Lamine Dabo
Percussioni: Assane Fall, Alpha Diene, Thierno Dieng Guéye, Ismaila Kante
Dun dung: Elhadj M’Baye, Elhadj Séye
Kora e Percussioni: Malang Dabo
Ballo: N’Dèye Marème Diallo, Adji Doumbouya,
Goundo Kanoute,
Fatou Marie Seck,
Jean N’Diaye, Keba Seck, Alboury Dabo, Ibou Gassama
Bambo: Kankourang e danza
Guest Star: Sena Mbaye
Keur in wolof, la lingua più parlata in Senegal, vuol dire casa. In Senegal il canto “Keur Senegal” è l’occasione per uomini e donne maestri della loro arte di riunirsi, di festeggiare e di chiacchierare al suono degli strumenti musicali tradizionali la sera, al chiaro di luna.
Farafinaritmi presenta i movimenti tradizionali e la musica senegalese nella maniera più diretta e commovente che si possa immaginare. Tra tradizione e innovazione il progetto di Lamine Dabo riesce a far incontrare e convivere esperienza e gioventù, rinnovando costantemente e reclutando regolarmente i suoi artisti tra i migliori ballerini e ballerine che vivono a Roma. Guardando all’identità tradizionale la compagnia esplora sempre nuove forme ritmiche e coreografiche, con le danze rituali si incontrano quelle profane ponendo al centro della ricerca il dialogo. Lo spettacolo si pone anche l’obiettivo di creare un momento d’incontro diretto tra migranti e residenti attraverso delle attività culturali, con l’intento di accrescere la coscienza interculturale e favorire l’integrazione dei cittadini del mondo
Teatro Palladium -
Piazza Bartolomeo Romano 8
Ingresso Intero € 10, Ridotto studenti € 5
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tutti i giorni |
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mostra nel foyer
Anwar per Agenda 21
di Alessandra Toro
Tre etnie che si sono battute per l’autodeterminazione dei loro popoli: i CHEWA del Malawi, i SAHRAWI del Sahara Occidentale e i SAN del Kalahari.
Teatro Palladium -
Piazza Bartolomeo Romano 8
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