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Festad'AfricaFestival 2006 - Quinta edizione

 22 e 23 maggio 2006 - ore 21.00
   

Teatro Vascello
Danse l’Afrique Danse
Due nuove stelle della danza contemporanea africana
"Dentro de mim outra ilha" di Panaibra Gabriel
"Mona-Mambu"
di Orchy Nzaba

 

 Venerdì 26 maggio 2006 - ore 21.00
   

Teatro Vascello
"Big Shoot"

di Koffi Kwahulé
Testo shock sul rapporto vittima/carnefice nella società governata dai media

 
 Giovedì 25 maggio 2006 - ore 21.00
   

Teatro Vascello
"Atteggiamento clandestino"

di Dieudonné Niangouna
Un uomo in fuga da se stesso e della modernità

 

 Sabato 27 maggio 2006 - ore 21.00
   

Teatro Vascello
"Banc de touche"
di Dieudonné Niangouna
Commedia grottesca dove il gioco del calcio diviene rivelatore della condizione umana

 

Il programma della quinta edizione è in fase di definizione: i prossimi appuntamenti saranno comunicati al più presto in questo sito. Continuate a frequentarci!

 

22 e 23 maggio 2006 - ore 21.00
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Danza
Danse l’Afrique Danse
- Prima nazionale

Due nuove stelle della danza contemporanea africana

Teatro Vascello - Via G. Carini, 78

Panaibra Gabriel
Culturarte - Mozambico


Dentro de mim outra ilha
(Un’altra isola all’interno di me stesso)


Coreografia di: Panaibra GABRIEL
Danzatori: Domingos Bie, Idio Chichava, Edna Jaime, Horacio Macuacua, Sonia Malapha
Scenografie: Camilo da Graca Manjate Gagama
Direttore luci: Quito Tembe
Musiche: Rufas Maculuve

Durata: 40’

Avere chiara coscienza del posto che si occupa, ma saperlo cambiare e non ignorare che altri fanno lo stesso: ecco quello che costituisce già tutto un progetto di danza. Il coreografo mozambicano cita il poeta suo connazionale Júlio Carrilho: «Ogni individuo è come un isolotto che occupa un certo territorio su terra, il mio corpo è l’isolotto dove preservo la mia cultura, la mia cultura è il mio spirito, è la mia memoria, è le mie credenze... tra me e voi esiste un ponte stretto e fragile che mi connette alla vostra cultura.». Le referenze acquatiche sono chiaramente enunciate e si potrebbe vedere il mondo come un bagno e il corpo come «detentore, ancora più dello spirito, di un immenso sapere sui meccanismi d’azione reazione, d’interazione con gli elementi esterni.»?

Panaibra GABRIEL vive e lavora a Maputo. Ha debuttato come danzatore tradizionale nel 1993, poi si è rivolto al contemporaneo. All’estero il suo percorso si è connesso alle iniziative di Danças na Cidade (Lisbona), spesso al fianco di coreografi che conducono ricerche all’avanguardia. .In Francia, ha coreografato un solo per Sandra Martinez nell’ambito di Vif du sujet (programmato dal SACD a Montpellier Danse 05). Gestisce in Mozambico un programma di formazione in stretto legame con artisti del Madagascar (Ariry Andriamoratsiresy) e del Sudafrica (Boyzie Cekwana).

Culturarte è stata creata nel 1998 da Panaibra Gabriel. Oltre alle sue creazioni, questa compagnia sviluppa un programma di laboratori e conduce corsi di formazione professionale di sei mesi, concepita in parternariato con P.A.R.T.S.

Orchy Nzaba
Compagnia Li-Sangha - Congo Brazzaville


Mona-Mambu

Coreografia di: Orchy NZABA
Danzatori: Christel Balossa Nganga, Rudolf Ikoli Nkazi, Hervé Makaya Bibene, Boungouandza (narratore)
Regista: Léon Babakila
Durata: 40’

Mona-Mambu è un espressione Kongo che esprime la capacità di vedere e di affrontare con la chiaroveggenza le realtà della vita. E cosa ci dicono queste realtà: che il popolo Kongo ha saputo sempre trascrivere il suo vissuto quotidiano attraverso delle scene proverbiali e dei movimenti corporali originali. Mona-Mambu è d'altronde uno spettacolo di movimenti a profusione. L’impatto è messo in evidenza dalla composizione del gruppo, di cinque danzatori. Uno di questi inizia il solo e lo porta avanzi con passo deciso in andate e ritorni che sfociano in arrotolamenti di braccia degni di un animale furioso. Torso in avanti, ritmi spezzati in cesure tra lentezza e rapidità, grandi trottole in spirale: questa danza indiavolata non ha paura di se stessa. La costruzione dello spettacolo è fatta di numerose sequenze accostate. Alcune con vigorose indicazioni gestuali date a viva voce da una guida della danza.

Orchy NZABA è il responsabile del laboratorio coreografico del Centre culturel français di Brazzaville (Congo). Ha frequentato stages nelle compagnie di Paco Decina, Choream, Julie Dossavi, e si è formato a l’Ecole des sables in Sénégal. E’ reso famoso sia dalla danza che dalla musica.

La compagnie Li-Sangha è appena nata.

 

Giovedì 25 maggio 2006 - ore 21.00
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Teatro
Atteggiamento clandestino - Prima nazionale


Un uomo in fuga da se stesso e della modernità

Teatro Vascello - Via G. Carini, 78

Di: Dieudonné Niangouna
Traduzione: Alessandro Jedlowski
Regia: Daniela Giordano
Con: Antonio Mastellone
Musica: Pape Siriman Kanouté
Luci: Giuseppe Falcone
Pubblicato da Edizioni Corsare, Perugia


... Un uomo. La scena è riempita dalle parole del suo monologo incessante, parole che evocano ricordi, immagini, altri personaggi: la violenza di una vita vissuta in fuga. Non un nome, non una firma, non un telefono, né un indirizzo. Fuga senza fine dalla costrizione di una società totalitaria, nella quale non esiste lo spazio per la contraddizione. Fuga senza possibilità di riuscita. Non c’è possibilità di evasione da un recinto di mura pallide ed opprimenti. L’autore fa del linguaggio l’espressione fisica di un sentimento: un flusso incessante, a volte schizofrenico, un ritmo che toglie il respiro facendo partecipe il pubblico di un senso di asfissia senza vie d’uscita.

 

Venerdì 26 maggio 2006 - ore 21.00
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Teatro
Big Shoot - Prima nazionale

Testo shock sul rapporto vittima /carnefice nella società governata dai media

Teatro Vascello - Via G. Carini, 78

Di: Koffi Kwahulé
Traduzione di: Gianni Poli
Regia di: Tiziana Bergamaschi
Con: David Sebasti e Daniele Orlando
Interventi video: Gianluca Rame
Pubblicato da Edizioni Corsare, Perugia
In Collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”

Il rapporto tra vittima e carnefice nasconde un sofisticato procedimento formale.
Ci troviamo di fronte a una situazione mediatica, in cui il carnefice si dichiara artista per offrire alla curiosità morbosa della società dello spettacolo la rappresentazione del proprio delitto.
La messa in scena di “Big shoot” di Koffi Kwahulé rientra nell’iniziativa “Incontri con la drammaturgia”, corso di perfezionamento per attori professionisti promosso dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” che in questo caso si avvale della preziosa collaborazione con Festad’Africa festival 2006 e della partecipazione di David Sebasti in qualità d’interprete.


Sabato 27 maggio 2006 - ore 21.00
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Teatro

Théâtre National de Chaillot / Companie La part du pauvre

Banc de touche - Prima nazionale

Teatro Vascello - Via G. Carini, 78

In francese con sottotitoli in italiano
Commedia grottesca dove il gioco del calcio diviene rivelatore della condizione umana

Di: Dieudonné Niangouna
Regia: Eva Doumbia
Scenografia: Eva Doumbia e Laurent Marro
Musica: Lionel Elian
Coreografia: Massidy Adiatou Con Criss Niangouna e gli allievi
del terzo anno dell’École du Théâtre National de Chaillot
Pubblicato da Edizioni Corsare, Perugia

Petit Piment è un calciatore grandioso, la “star” del paese, ma è anche l’amante della donna dell’allenatore, che per rappresaglia, decide di lasciarlo in panchina, a qualche ora dalla finale della Coppa d’Africa. I tifosi si ribellano alla decisione ed esigono il suo ritorno, ma poco a poco la protesta prende la via di una contestazione più profonda al grido di “Non fermate il sogno” e “Vogliamo pane e idee”. In questo mondo dove spesso si propone “ gioco senza pane”, i personaggi della commedia tentano di invertire questa tendenza. É una presa di coscienza. Il terreno di gioco è quello della strada, con gli ingaggi, le esclusioni, con i franchi tiratori e colpi gobbi, con il cartellino rosso a segno della democrazia. Il gioco del calcio diviene rivelatore, canale di scolo e pretesto della condizione umana.

Dieudonné Niangouna dribbla, fa finte, convoca la farsa, il grottesco e la caricatura, con un linguaggio rabbioso, inventivo e sovversivo per uno scontro al vertice.

 

 

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